Due grandi donne.
Stili, origini, ispirazioni diverse. Erano antagoniste e, dicono, rivali, ma avevano la stessa visione di futuro per la moda: sapevano che la “formula” vincente sarebbe produrre l’abito pronto per la vendita.
Avevano anche la stessa visione sulla donna che amavano vestire: libera, emancipata e moderna.
La prima, Coco Chanel, francese, umili origini, ha avuto un’infanzia difficile, la maggior parte passata in un orfanotrofio, dove ha imparato a cucire con le suore. Ha iniziato la sua carriera producendo cappelli.
La seconda, Elsa Schiaparelli – “La Schiap” come la chiamavano gli amici – italiana, origine aristocratica, amante dell’arte, arriva a Parigi dopo essere stata in contatto con l’avanguardia artistica dadaista negli Stati Uniti. Inizia la sua carriera con l’aiuto di una sarta di origine armena, rifugiata in Francia.
Lo stile di Chanel era rigoroso, semplice, senza decorazioni.
Pochi colori, così come poche linee. Lanciò l’abito in jersey corto, ha proposto questo tessuto povero anche per i suoi famosi tailleur.
Ha semplificato le linee del abito da sera, inventando il lineare tubino nero! Un abito pratico ma elegante.
Ha creato gioielli in vetro colorato e il profumo legato alla sua linea, il famoso Chanel n° 5.
Già Schiaparelli era l’opposto, proponendo abiti dove la fantasia e la creatività erano al primo posto.
Irriverenza è la parola chiave. I suoi abiti erano stravaganti, si ispirano all’arte moderna al surrealismo, al cubismo. Il grande pittore Salvador Dalì è un suo amico e collaboratore, insieme hanno creato il cappello Scarpa e l’abito Aragosta. A lei si attribuisce l’invenzione del “rosa shocking”.
Io posso dire che adoro tutte e due!
Perché mi piace tantissimo l’eleganza di Chanel dove “less is more”, ma ci sono giorni dove un pò di irriverenza nel vestire è d’obbligo…mi ricordo una giornata piovosa e grigia di autunno dove non volevo “ingrigirmi” anch’io, allora sono uscita di casa a prendere Elisa (la mia bimba) a scuola con un giacchino giallo sole e non c’era mamma che non mi dicesse “come sei illuminata, che bello vedere qualcuno che spezza tutto questo grigio” e cose di questo genere. Non era il “rosa shocking” di Schiaparelli ma la potenza del colore e dell’estrosità si è vista sicuramente 😉
Nel mio corso “Storia della Moda raccontata ai Bambini” quando illustro la storia della rivalità di queste donne c’è sempre chi si schiera da una parte o dell’altra, ma non c’è bambino che non si metta a ridere davanti ai vestiti stravaganti di Schiaparelli, più precisamente quando vedono i suoi guanti con unghie 🙂
A proposito di bambini (ma anche per adulti appassionati di libri illustrati come me), vi consiglio “Bloom – la storia di una stilista – Elsa Schiaparelli” che racconta la storia di questa eccezionale donna e ha magnifiche illustrazioni, estrose e colorate! E “Different like Coco”, storia illustrata di Madame Gabrielle Chanel, libro che purtroppo non ho trovato la versione in italiano, solo in inglese, ma è bellissimo davvero!
Vi ricordo anche che la storia di Coco Chanel è raccontata brevemente nel libro “Storie della buonanotte per bambine ribelle” libro 1, ma quella di Schiaparelli non si è vista neanche nel libro 2 e mi ha lasciato un pò a bocca asciutta visto che le scrittrice sono italiane come questa fantastica stilista…chissà se hanno in progetto di scrivere il libro 3 e lì finalmente troveremo Elsa?!
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