Hai visto l’ultima collezione di Dior, Primavera Estate 2021?!
L’ispirazione sono le carte dei tarocchi. Una passione di Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa della maison Dior dal 2016.
Non delle “semplici” carte di tarocchi ma i mazzi Visconti – Sforza. Mazzi che risalgono al XV secolo, hanno dato origine ai mazzi classici, presentano delle illustrazioni realizzate con materiali preziosi e racchiudono grande valore sia artistico che storico.
Aver commissionato questo mazzo di carte era motivo di prestigio per la nobile famiglia Sforza, che ha governato Milano per quasi 200 anni, dal 1227 al 1447.
Nonostante le carte dei tarocchi all’inizio non fossero collegate alla lettura del futuro, l’ispirazione per questa collezione probabilmente è un omaggio che Maria Grazia Chiuri ha voluto fare a Christian Dior.
Racconta la leggenda che monsieur Dior fosse solo un ragazzino quando fece un incontro con un indovino e che questi gli abbia rivelato che attraverso le relazioni con le donne avrebbe raggiunto un successo senza precedenti. La profezia si è avverata sicuramente, portando Dior a credere al misticismo, alla lettura dei tarocchi e alle divinazioni.
Questa sua credenza lo ha accompagnato per tutta la vita, nella sua carriera. Per le decisioni importanti si affidava a tale Madame Delahaye, una sua amica nonché figura enigmatica e mistica. Ha portato tanti simbolismi mistici nelle sue collezioni, aveva dei portafortuna che teneva con sé ovunque andasse, e credeva anche ai poteri dei numeri, in particolare al numero 13 che nei tarocchi significa la morte e quindi la rinascita di qualcosa che porterà il nuovo. Carta che Maria Grazia Chiuri ha rivelato essere anche la sua preferita!
Io adoro l’italianità che porta Maria Grazia Chiuri dentro questa casa di moda francese. Infatti per questa collezione ispirata ai tarocchi, la signora Chiuri ha chiamato Matteo Garrone, uno dei più premiati registi italiani degli ultimi tempi, per creare il video “Le Château du Tarot” per presentare la collezione alla Settimana della Moda Francese.
Le collaborazioni italiane non finiscono qui: Pietro Ruffo, artista contemporaneo, ha avuto il compito di disegnare, e lo ha fatto divinamente, le rappresentazioni delle 78 carte dei tarocchi, con una sfida affascinante “imposta” da Maria Grazia Chiuri: i disegni non potevano contenere delle figure umane, al contrario di quello che succede nelle carte, dove tutti gli arcani sono invece figure umane, come il pazzo, la papessa o l’innamorato. Questi disegni sono stati trasformati in delle stampe preziose o in dei ricami fatti a mano dalle abili mani degli artigiani della maison Dior.
La forza della maison Dior è proprio questa: il fatto a mano. Se non li conosci ancora, ti invito a “buttarti” appassionatamente su dei mini video che loro pubblicano nella loro pagina Facebook e Instagram. Chiamati Savoir-faire, il saper fare! E loro ci sanno fare eccome!!
Sono bellissimi…ce ne sono alcuni dove fanno vedere gli schizzi dei modelli e dei gioielli, le diverse tecniche di ricamo e stampa, la plissettatura…insomma, sono dei brevi video che mostrano “le petites mains” – come sono chiamati gli artigiani di Dior, “le piccoli mani” – e ci portano a sognare, apprezzare tutto il lavoro che c’è dietro un abito di haute couture e capire il valore materiale che questi vestiti speciali acquisiscono.
Nei miei Corsi e Laboratori rafforzo sempre il valore del fatto a mano, del pezzo unico e dico ai bambini di non preoccuparsi se il risultato non è perfetto, perché quella è una caratteristica che aggiunge ancora più valore a quello che creiamo con le nostre mani. Ovviamente quando parliamo di Dior, questa regola non vale…il loro fatto a mano è perfezione 🙂 su questo non c’è discussione!
Ecco tante piccole manine all’opera nei miei corsi e laboratori 😉
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